“Il Giffoni Film Festival è un piccolo miracolo non solo campano ma anche nazionale“. A dirlo il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, nel corso della sua giornata a Giffoni. “Qui – ha continuato Cantone – non c’erano le condizioni di partenza, non c’era una vera e propria appetibilità, certo un bel territorio, una realtà con un basso tasso di criminalità organizzata, una realtà amministrativa con meno problemi di altre zone, ma comunque una realtà oggettivamente provinciale. Giffoni, dunque, è la prova che con l’impegno costante si possono fare piccoli miracoli“.
Tra i protagonisti della giornata di ieri c’è stato invece Maccio Capatonda, che ha parlato – ovviamente – di comicità. “La comicità ha differenti livelli di interpretazione: una lettura più critica tende a preferire la satira, mentre si ride di spirito, di pancia, sempre a cospetto della frase idiota – ha spiegato Capatonda -.I cortometraggi e lungometraggi che realizzo non hanno un metodo, perché spesso nascono mentre sono intento a fare altro. Non c’è quindi un modus operandi standard, ma cerco sempre di puntare alla realizzazione di prodotti che mi piacciano, mi dicano qualcosa, e non siano mai dipendenti dalle richieste dei produttori… Ieri ho finito di scrivere la sceneggiatura del mio ultimo film è quasi sicuramente inizieremo a girarlo a Settembre. Per arrivare a questo punto, però, ci sono voluti nel mezzo decine e decine di prove: dai 9 ai 13 anni, ad esempio, ho girato tre film horror che ambivano a far paura e invece facevano ridere. Oggi, nonostante tutto, continuo a divertirmi facendo il lavoro che amo e posso considerarmi un uomo fortunato“.
Nello stesso giorno è stato consegnato un premio per i cinquant’anni di carriera a Tullio De Piscopo. “Questo premio – ha detto – è una destinazione importante. Ritorno qui dopo 26 anni e ho trovato una realtà che è cresciuta tantissimo ed oggi è un orgoglio della Campania nel mondo”.
Sempre domenica 17 luglio i piccoli giurati del Giffoni Film Festival hanno incontrato Ricky Memphis, che ha confessato: “I giovanissimi mi spaventano perché sono diretti e sinceri”. La ricetta, a suo avviso, per accompagnare le nuove generazioni verso la consapevolezza resta semplice: “La riassumo in una parola, l’esempio. E lo dico perché io sono andato via di casa presto e non sono assolutamente immaturo come nei film e nel telefilm, sono lontani i tempi in cui ero ragazzetto e facevo il poeta metropolitano al Maurizio Costanzo Show, ma solo quando diventi padre impari fino in fondo la fatica e la meraviglia della vita. I figli devono vedere che vivi quello che insegni loro e solo così possono replicarlo”.
A dieci anni dalla sua prima volta, Gabriella Pession ospite del secondo giorno del Giffoni Film Festival ha dichiarato: “In questi anni avete fatto un lavoro eccezionale. Ho visto le nuove strutture della Multimedia Valley: è fantastico che in Italia si concretizzino progetti di questo tipo, orientati alla cultura del cinema“.
“Vogliamo dedicare questa edizione alla Francia, alle vittime di questa orrenda strage, ai tanti bambini e ai tanti ragazzi di Nizza morti in questo attentato. Anche per noi è una giornata segnata dal dolore e dalla tristezza. Quella che apriamo oggi è ancora di più l’edizione della solidarietà. Giffoni è la risposta più forte al terrorismo. Alla violenza e all’orrore rispondiamo con la cultura dell’accoglienza, della creatività e della solidarietà“. Con queste parole il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha inaugurato venerdì 15 luglio la quarantaseiesima edizione del Giffoni Film Festival. “Oggi – ha aggiunto De Luca – confermiamo come i contenuti culturali del Giffoni Film Festival rappresentano il modo più forte per contrastare la barbarie del terrorismo, che punta a diffondere paura e violenza nel nostro modo di vivere, a creare barriere, divisioni, odio tra i popoli. Il Festival, invece, è l’evento che accomuna i popoli, che porta qui bambini e ragazzi da decine di Paesi del mondo. L’incontro e il dialogo possono e devono essere occasione di crescita umana e culturale. La risposta di Giffoni, dell’Italia, dell’Europa è questa: l’apertura al dialogo, la tenacia nel mantenere aperti i canali della comprensione e della solidarietà fra i popoli”.