Torna a Napoli “Omovies International Film Festival”, il più antico e longevo Festival LGBTQ del Sud Italia. Giunto alla quattordicesima edizione, il Festival Cinematografico è organizzato dall’associazione I Ken onlus, con il contributo della Regione Campania – Film Commission Campania –, è svolto in collaborazione con il CFCC (Coordinamento Festival Cinematografici Campania, presieduto da Giuseppe Colella) e con www.LGBTChannel.tv. La direzione artistica è di Carlo Cremona.

 7 Giorni di proiezioni e dibattiti in modalità mista ( online + in presenza), 2 Academy (una tecnica ed una Academy Pop Giovane) con il coinvolgimento degli studenti dell’Accademia di Belle Arti, dei giovani e delle giovani volontarie del Servizio Civile Universale di I Ken #Freedom della Fondazione Amesci e dei giovani in protezione internazionale accuditi da Less Coop ed  I Ken in un percorso di accoglienza e protezione.

Da lunedi 13 a mercoledì 15 si è svolta la visione dei film disponibili on-line gratuitamente sulla piattaforma accessibile dal sito www.omovies.it (cliccando su CinemaRoom); giovedì 16 e venerdì 17 dicembre si sono svolti gli appuntamenti presso la Sala dell’alfabeto alla Fondazione FOQUS con la proiezione dei film in nomination 2021 selezionati per la giuria internazionale che decreterà i vincitori della 14a edizione.

Questa sera, sabato 18 dicembre, sempre alla Fondazione Foqus, si svolgerà la serata di gala condotta da Priscilla Drag, dalla trasmissione cult LGBT Drag Race Italia, e Laura Matrone, già presentatrice di Miss Italia – Castelvolturno. Ospiti d’onore: Vladimir Luxuria, Rosaria De Cicco e Patrizio Rispo. Nel corso dell’evento sarà eletta la prima Miss Cinema Drag Queen Italia, organizzata con il supporto di Nicola di Fiore. Tra le iniziative del Festival, l’assegnazione del premio dedicato alla memoria di Vincenzo Ruggiero. Domenica 19 dicembre tutto il festival sarà on-line.

I film sono stati tradotti e sottotitolati grazie al progetto inTRANSlation e alla collaborazione dei docenti di lingue e di 80 studenti dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, coordinati dalla prof. Katherine Russo, e dell’Università di Catania, coordinati dai prof. Francesca Vico e Marco Venuti, che hanno guidato le esercitazioni linguistiche e garantito i principi della non discriminazione e del pieno rispetto del significato originale del testo alla base della narrativa filmica in un complesso studio tra significato e modo di dire , tipico della lingua parlata. Quest’anno sono stati selezionati e concorrono 70 film provenienti da ogni parte del mondo tra cui Argentina, Spagna, Brasile, Francia, Germania, Grecia, Italia, Perù, Filippine, Stati Uniti, Svizzera e molti altri ancora

OMOVIES parla d’amore e dei differenti modi di amare, di soffrire, di gioire, di soccombere e di rinascere. E’ un festival che narra di storie di vita, di sogni, di speranze e di umanità di ogni parte del mondo in un caleidoscopio di differenze e di umanità raramente visibile al cinema ed in TV.

OMOVIES FILM FESTIVAL contribuisce all’emersione dei luoghi giovanili di socializzazione e partecipazione di persone LGBT+; luoghi della dignità, nei quali sviluppare opportunità di condivisione e di conoscenza reciproca per il superamento dello stigma omo e transfobico nel pieno riconoscimento dei valori della legge regionale contro l’omofobia e transfobia approvato dal Consiglio Regionale della Campania già nel 2020. L’aspetto innovativo di OMOVIES FILM FESTIVAL resta il tema Questioning, che vuol dire porsi domande riguardo un tema, una idea, e rappresenta l’elemento chiave di apertura e condivisione delle tematiche LGBT anche delle persone che non si definiscono racchiuse in quel guscio sociale.

In particolare, I Ken ONLUS svolge da anni un’opera educativa, informativa, di sviluppo e di sostegno relativamente alle dinamiche ed alle condizioni individuali e sociali legate alla percezione di sé e dello sguardo altrui principalmente verso il genere l’identità di genere e l’orientamento sessuale, ma anche verso tutte le altre condizioni personali ascrivibili nell’essere Queer (essere o percepirsi fuori da una regolarità o accettabilità sociale) e di come intervenire preventivamente verso atti di bullismo, maltrattamento e violenza o verso le auto esclusioni a causa di forti malesseri provenienti da “speciali” condizioni personali che sono individuate dagli “altri” come “diverse o invalidanti” rispetto ad una presunta normalità.

Il Festival è stato oggetto di un Symposium alla George Town University di Washington DC al Gurt2015 condotto dal prof. Giuseppe Balirano e dal prof. Marco Venuti.

Il Festival è patrocinato da: UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), Comune di Napoli, Fondazione AMESCI, Forum Giovani Campania,

Tra le collaborazioni più importanti dell’evento c’è anche la Croce Rossa Italiana – Comitato Campania.

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